Negli ultimi anni, il settore dell’ospitalità ha vissuto una profonda trasformazione digitale. Sistemi di check-in automatizzati, piattaforme di prenotazione integrate, soluzioni di domotica, CRM avanzati e applicazioni per la gestione dei clienti sono ormai parte integrante dell’esperienza alberghiera moderna.
Tuttavia, accanto a questa evoluzione tecnologica, continua a mancare un elemento fondamentale: la consapevolezza sulla sicurezza informatica.
Negli ultimi mesi, diversi hotel italiani sono stati vittime di furti di dati sensibili, con conseguenze gravi non solo sul piano economico, ma anche su quello reputazionale. Eppure, nonostante questi episodi, la percezione del rischio informatico nel settore resta drammaticamente bassa.
Durante eventi di grande rilievo come Hospitality Day e TTG di Rimini, ho avuto modo di osservare da vicino le tendenze e le innovazioni che stanno guidando il futuro dell’accoglienza.
Gli stand erano ricchi di soluzioni per migliorare l’esperienza del cliente, ottimizzare i processi e potenziare la fidelizzazione. Tuttavia, nessuna organizzazione o evento collaterale ha ritenuto opportuno dedicare anche solo una sessione alla sensibilizzazione sulla sicurezza informatica nel settore alberghiero.
Un’assenza che lascia perplessi, soprattutto in un momento storico in cui gli attacchi informatici rappresentano la minaccia numero uno per le aziende turistiche.
Basti pensare che i sistemi di gestione alberghiera (PMS), i gateway di pagamento e le reti Wi-Fi per gli ospiti sono spesso i punti più vulnerabili, utilizzati quotidianamente per gestire dati personali, documenti e persino informazioni di pagamento.
Il problema principale non è la mancanza di strumenti, ma la mancanza di cultura digitale e di attenzione alla cybersecurity.
Molti operatori del settore continuano a considerare la sicurezza come un costo accessorio o un problema tecnico da delegare al reparto IT, invece di riconoscerla come una componente strategica dell’esperienza ospite e della tutela del brand.
Eppure, un singolo incidente informatico può compromettere anni di fiducia costruita con i clienti, generare sanzioni GDPR pesanti e bloccare operativamente una struttura per giorni o settimane.
È arrivato il momento di inserire la cybersecurity nel cuore della cultura dell’accoglienza.
Eventi come Hospitality Day o TTG rappresentano occasioni straordinarie per condividere esperienze, visioni e soluzioni: introdurre workshop o panel dedicati alla sicurezza informatica non solo sarebbe utile, ma necessario.
Perché la vera accoglienza non è solo comfort, design o tecnologia, ma protezione, fiducia e responsabilità verso l’ospite.
Finché il settore non maturerà questa consapevolezza, ogni innovazione resterà fragile, e ogni progresso rischierà di essere vanificato da un semplice attacco di phishing o da una vulnerabilità non corretta.