Il gruppo criminale noto come Mydocs ha preso di mira strutture alberghiere italiane tra giugno e luglio 2025, sottraendo migliaia di scansioni ad alta risoluzione di documenti personali (passaporti, carte d’identità) durante le operazioni di check-in.
In una delle ultime azioni, Mydocs ha pubblicato post nei forum cybercriminali del dark web offrendo in vendita oltre 70.000 documenti esfiltrati da quattro diverse strutture, con prove documentate tramite screenshot.
Secondo i dati del CERT-AGID, l’attacco ha inizialmente coinvolto tre alberghi, a cui si è poi aggiunta una quarta struttura. L’AGID ha identificato la vendita di 17.000 documenti aggiuntivi da quest’ultima.
Il CSIRT Italia ha confermato l’apertura di un’indagine sul caso, collaborando con le strutture coinvolte e valutando la veridicità del materiale diffuso sul dark web.
Il 2025 registra un aumento significativo degli attacchi informatici in Italia. Nel primo semestre sono stati segnalati 1.549 eventi cyber, con un incremento del 53% rispetto al 2024, di cui 346 con impatto confermato (+98%).
Il furto di documenti comporta rischi gravi, tra cui:
Non è ancora chiaro come il gruppo Mydocs abbia ottenuto le scansioni dei documenti. Le ipotesi principali:
Gli attacchi sono avvenuti tra giugno e luglio 2025, con pubblicazione progressiva nel dark web tra il 6 e l’11 agosto 2025. I documenti trafugati provengono da quattro hotel situati a Venezia, Milano Marittima, Ischia e Trieste.
Gli aspetti legali a cui le strutture coinvolte potrebbero andare incontro sono:
Obbligo di adottare misure tecniche e organizzative adeguate per proteggere i dati personali (es. cifratura, resilienza dei sistemi, test di vulnerabilità).
Dopo l’adempimento agli obblighi legali (es. antiterrorismo), gli hotel non dovrebbero conservare copie digitali dei documenti dei clienti.
I clienti potrebbero richiedere risarcimenti se dimostrano danni legati alla violazione, specialmente in caso di cattiva gestione dei dati.
L’attacco del gruppo Mydocs rappresenta un grave campanello d’allarme per il settore alberghiero italiano. La tutela dei dati personali non è più solo una questione tecnica, ma anche una responsabilità legale e reputazionale. Le strutture ricettive devono investire in cybersecurity, formazione e compliance GDPR per evitare danni futuri.